Riccardo Palombo: non solo blog

A molti capita di avere delle persone che fungono da ispirazione o da idoli per quel che si vuole fare. Magari queste persone fanno una cosa che ci piace molto fare, ma la fanno in un modo del tutto unico o semplicemente migliore di altri. Non per forza sono persone straordinarie ma, anzi, spesso sono gente comune ma in cui ci immedesimiamo per atteggiamenti o modi di agire. Per me una di queste persone è Riccardo Palombo: un content creator poliedrico, accomodante e trasparente.

Riccardo è tante cose: blogger, podcaster, youtuber e giornalista nel settore tech. Ha numerosi siti, il più giovane è pressappoco.it in cui si riconosce tutta la sua crescita stilistica unica nel suo genere. Un senso del design semplice ma rinomato è uno dei suo tratti distintivi, lo si può vedere dalla sua recente creazione, la Marea, una tastiera ergonomica che mette insieme quell’aura raffinata del legno alle ondulature della stampa del plate. Ma Riccardo Palombo non è solo questo.

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Quello, infatti, che traspare dai suoi video e dai suoi post è che il modo di fare contenuto si basa su un linguaggio e un’interlocuzione col pubblico molto informale e diretta.

Si vede, insomma, che quando accende la telecamera o inizia a digitare sulla tastiera sente di avere qualcuno dall’altra parte che lo ascolta e lo legge, capendo che non si tratta solo di un numeretto, ma di una persona che ha interesse nel capire come la pensa.

Questo ragionamento non è scontato, anzi, è diventato una rarità nel contesto macro dei creatori di contenuti. C’è da dire che Palombo parte avvantaggiato: sa che quello di cui parla è tendenzialmente rivolto a un target di nicchia, confermato dai numeri, e che si può permettere anche una buona interazione 1:1 tramite i suoi canali.

Altra cosa da non sottovalutare è la sua competenza: stiamo parlando di una persona che ha fatto dell’esperienza sul campo e del suo racconto il proprio principale punto di forza e che, quindi, punta a non essere perfetto o immune a correzzioni da parte della community. Quest’ultima, poi, rispecchia molto bene la caratura contenutistica e di maturità del suo creatore: i commenti sono quasi sempre di persone molto educate e disponibili a dare una mano a chi vuole saperne di più sugli argomenti trattati.

Le competenze non finiscono qui: uno dei cavalli di battaglia di Riccardo è l’alfabetizzazione sul sistema operativo Linux. Nonostante nel panorama italiano esistano creator più specifici, Riccardo ha dedicato molti video e progetti nel dimostrare quanto sia valido il sistema operativo del pinguino nella vita di tutti i giorni senza scendere in tecnicismi troppo complessi. Inoltre, tramite in suo Patreon rende la vita ancora più semplice a chi vuole utilizzare le sue configurazioni delle distro Linux. Non è da dimenticare, infine, che nella sua carriera ha avuto l’occasione di collaborare con testate giornalistiche di settore molto importanti a livello italiano come HDBlog o Tom’s Hardware, portandolo a essere ottimo consigliere di chi vuole conoscere macchine e sistemi nuovi con cui lavorare, il tutto mantenendo quell’approccio confidenziale e amichevole che lo contraddistingue.

Ciò che mi ha ispirato è, come detto prima, il suo modo molto semplice e senza troppi fronzoli di approcciarsi a quello che fa. Il fatto di preferire meno tagli possibili, con molte digressioni e correzzioni, quasi come un vero dialogo o flusso di coscienza, rende il suo modo di essere sul web uno dei più originali nel panorama italiano. Mi ha fatto capire che il contenuto perfetto non esiste e che, anzi, se esistesse non lo guarderebbe nessuno: la fruizione altrui dei contenuti che si creano deve avvenire per pura curiosità del prossimo, e non per altro. Sembra poco, ma è una lezione importante e che porta ad un altro punto centrale: tutti hanno qualcosa d’interessante da dire o, perlomeno, tutti possono trovare qualcosa d’interessante da dire.

Capire questo concetto ci fa vedere quello che facciamo e che proponiamo agli altri con occhi nuovi, senza particolari giudizi, acquistando una bellezza intrinseca per il lavoro e il tempo che vi abbiamo riposto. Infine, c’è un’altra importante lezione che si può capire da Riccardo: ogni cosa ha il suo tempo e richiede quantità di lavoro diverse. Si vede non tanto in quello che fa ma in quanta dedizione ci mette, non sempre i video e i post sono frequenti nel tempo e lui non se ne vergogna e al pubblico non pesa perchè sanno che il contenuto che stanno aspettando ha avuto il tempo necessario per maturare e diventare un capolavoro. Forzare questa regola, invece, porta allo svuotarmento di senso delle azioni e si riperquote sui risultati che si ottengono, sia a livello professionale che personale. A tal proposito è in preparazione un altro post che uscirà il prima possibile.

Insomma, Riccardo Palombo è capace di entrare subito nel cuore di tutti gli smanettoni e gli informatici tramite un personaggio che non ha finzione, che non lascia opaco nulla di quello che lo circonda ma lasciando entrare il suo pubblico dietro e davanti le quinte, rendendo i suoi canali posti familiari e accoglienti per chi li visita.

Spero che seguirlo possa farti lo stesso effetto che ha fatto a me.

Link utili per seguire Riccardo e i suoi progetti:

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