Ogni anno tutti noi facciamo, verso gli ultimi di dicembre, un piccolo ragguaglio di com’è andato bene o male l’anno appena trascorso. C’è anche chi è un po’ più lungimirante e decide anche quali saranno i famosi buoni propositi per l’annata in arrivo.
Bhe, io sono una di queste ultime persone.
Quando prendo questi impegni, però, non li penso e li lascio morire nei miei ricordi già qualche ora dopo. Bensì li segno e li consulto spesso al fine di non perdere mai la via che mi sono promesso di ripercorrere. Inoltre mi sono dato delle regole specifiche per fissare questi obiettivi al fine di renderli quanto più efficaci per me. Volevo , quindi, condividerli qui prima di vedere i buoni propositit che mi accompagneranno durante il 2023. Prendeteli come vengono, forse possono essere utili.
1. Imponiti qualcosa di sfidante ma non impossibile.
Darsi un obiettivo troppo difficile non è molto salutare per il suo raggiungimento. Non solo per la difficoltà in se ma proprio della considerazione che si ha dell’obiettivo fissato. Mi spiego: se mi prefisso di scalare l’Everest, la cosa non sarà difficile solo perchè lo è a prescindere ma perchè è una cosa che mai ho fatto e che so di non riuscire mai a fare.
La cosa migliore sarebbe capire quanto in là possiamo spingerci per sfidarci a fare meglio senza perdere la motivazione o fare cose del tutto insensate.
2. Continua quello che hai già fatto o miglioralo.
Facciamo che l’anno scorso sei riuscito a stare senza social network per un mese di fila, e che stai ancora portando avanti il tempo. Bene, non ti fermare! Questo è il momento in cui vedere riconosciuti i piccoli traguardi e alzare ancora un po’ l’asticella. Questo è ovviamente maggiormente consigliato per quelle cose che hanno bisogno di tempo per essere portate avanti o per vederne i risultati.
Insomma, se il risultato che vuoi raggiungere ha bisogno di più tempo o è molto ambizioso, dividi et impera. Oppure se già hai raggiunto questo risultato, impegnati a renderlo ancora più proficuo.
3. Dai i numeri. E seguili.
Per me non hanno mai funzionato quei propositi come: “Andare in palestra” o “Leggere costantemente”. Sono senza senso, davvero. La domanda da porsi è “Quanto?”. Quanti libri vuoi leggere in un anno? Quante volte alla settimana vuoi allenarti? Quante volte vuoi fare una determinata cosa? Devi dare delle risposte numeriche precise a queste domande e non devi cambiarle in corso d’opera.
Questo è il modo migliore per poter raggiungere quello che si vuole: sapere cosa si cerca e in quanta misura.
4. Non l’ho mai fatto, per questo lo faccio!
Se c’è qualcosa che non hai mai fatto e che ti piacerebbe fare, qualsiasi cosa essa sia, scrivila e falla entro l’anno! Il mio consiglio sarebbe quello di non esagerare e di tenere comunque presente che stiamo parlando di obiettivi che a fine anno dovrebero farci crescere. Insomma, niente vacanze alle Maldive o gite a Dubai. Inoltre, non è molto sano raggiungere un risultato in un anno e gettarlo l’anno dopo facendo solo cose mai fatte.
In sintesi, buttati in qualcosa di nuovo e che sai ti farà crescere. E arriviamo al prossimo punto…
5. Descrivi il te che vuoi tra un anno.
Un modo molto costruttivo di pensare agli obiettivi è quello di immaginare quello che noi vorremmo essere quando li avremo compiuti. Non parlo proprio di aspetto fisico, o anche quello in caso vogliate mettervi in forma, ma proprio di voi a 360 gradi. Se vi immaginate esperti del vostro hobby principale, considerate di fare formazione o di dare più risorse a quell’attività; se pensate di diventare un famoso scrittore iniziate a mettere su carta i vostri pensieri etc.
Questo metodo funge anche da ottima verifica: è interessante vedersi dopo un anno e confrontare quello che pensavamo di diventare un anno fa, rendendoci conto che forse non avevamo capito nulla di noi stessi. Anche qui possiamo trarre forte crescita nel conoscere quello che crediamo di noi stessi che ci porta all’ultimo punto.
6. Fai qualcosa in ogni ambito
Essere troppo verticali su un unico aspetto della nostra vita può farci spesso del male: si rischia di tralasciare o, peggio, ledere una sfera della nostra persona che stiamo dando troppo per scontata. Se, invece, gli obiettivi che ci diamo sono vari e toccano quasi totalmente quello che siamo riusciremo a cambiare in quasi tutti gli aspetti, senza tralasciare nulla.
Detto ciò, vorrei passare in rassegna alcuni obiettivi che mi sono dato per quest’anno, anche per dare un esempio pratico e tangibile dell’applicazione di questi accorgimenti.
Leggere 15 libri
Da un po’ di anni a questa parte tengo traccia dei miei libri letti e ogni annata tento di superarmi di almeno un libro l’anno. Visto che nel 2022 ho letto 14 libri, nel 2023 si vuole alzare, anche se di poco l’asticella.
Conoscere 5 o più persone nuove
Anche qui troviamo un continuo dell’anno precedente, che era fissato a un minimo di 3. Avendo superato, forse troppo facilmente, quel risultato ho deciso di aumentare ancora di più, seppur rimanendo nei miei limiti umani. Inoltre, conoscere sempre persone nuove ti porta ad entrare in contatto con idee diverse e, si spera, a trarne forte spunto nei propri progetti.
Avere €1000 di patrimonio utile personale
Questa è la prima aggiunta di quest’anno. A gennaio ho iniziato a tenere conto di tutte le mie finanze tramite un semplice foglio Excel, tra investimenti, fondi, assicurazioni etc. Mi sono, quindi, voluto fissare una soglia abbastanza alta per mettere alla prova le mie capacità di risparmiatore.
Avere, anche momentaneamente, una piccola entrata economica
Legato all’obiettivo precedente, mi piacerebbe poter mettere al frutto quello che so anche da punto di vista finanziario. Non ho molte pretese, per questo l’obiettivo in se è molto vago, ma ho voglia di fare una piccola esperienza che mi porti un piccolo guadagno economico e personale.
Imparare 3 nuove competenze
Questo potrebbe far storcere il naso a chi ha letto fino ad ora. Capisco che dire di aver imparato delle competenze è un po’ come dire tutto e niente, quindi spiego meglio la mia visione.
Per me aver acquisito una competenza equivale a saper fare qualcosa in modo da essere considerato come un conoscitore di medio livello della stessa. Se, per esempio, vorrei imparare a giocare a scacchi sicuramente non posso pensare di diventare un Gran Maestro ma posso aspirare a vincere un numero medio di partite contro giocatori diversi. Questo ragionamento non può essere applicato a tutti gli ambienti ma in quei casi adatterò il concetto alla competenza specifica che sto imparando.
Condividere con gli altri 2 mie forti competenze
La condivisione a volte può essere una nuova strada per apprendere. Confrontarsi con persone diverse su uno stesso argomento e con livelli di profondità differenti aiuta a trovare nuove prospettive su quella cosa, completandone al nostra conoscenza. Per questo ogni anno mi sprono a condividere in tanti modi le mie conoscenze.
Ok, so che erano finiti i consigli ma voglio concludere con un piccolo extra che forse farà cambiare un po’ il punto di vista su questo mio lavoro di organizzazione.
Non tutti gli obiettivi vanno conlcusi!
Questa cosa è importante per capire il senso del darsi questi propositi. Dobbiamo comprendere che gli obiettivi non conclusi dicono di più su di noi rispetto a quello compiuti, facendoci riconoscere le nostre paure, i nostri limiti ma anche i nostri punti di forza. Inoltre se tutti gli obiettivi si facessero davvero così facilmente, avrebbe senso farli?